lunedì 11 febbraio 2019

Secconda lingua FRANCESE


La seconda lingua nel 
Liceo Carlo Montanari 
indirizzo Economico sociale

Nel Liceo Carlo Montanari la seconda lingua è studiata per 5 anni, con 3 ore settimanali.

A fine quinquennio il livello da raggiungere, 
per tutte le seconde lingue, è il B1.

E' un livello intermedio, secondo il quale gli studenti:
  • sono in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che si affrontano normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc.
  • se la cavano in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in un Paese dove si parla la lingua in questione (per la lingua francese: Francia, Belgio, Svizzera, Nord Africa, Canada ecc.).
  • sanno produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse.
  • sono in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti 
  • approfondiscono gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio; comprendono ed elaborano brevi testi su temi di interesse personale (letteratura, attualità, cinema, musica, arte); 
  • comprendono ed analizzano documenti in ambito socio-economico, anche con il ricorso alle nuove tecnologie;
  • utilizzano la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di argomenti inerenti le discipline non linguistiche 
Fonti:

Lo studio della lingua FRANCESE 

  • favorisce l'acquisizione di competenze comunicative anche in ambito economico e sociale
  • utilizza continuativamente le nuove tecnologie e metodologie didattiche come la classe invertita e l'apprendimento per livelli di competenze
  • agevola l'apprendimento degli studenti con DSA.


FRANCESE LINGUA CULTURALE

 COMMERCIALE, 

GIURIDICA E SCIENTIFICA

Secondo le stime ufficiali dell’OIF 2018 ci sono: 300 milioni di parlanti nel mondo

  • 125 milioni di persone che studiano il francese
  • 235 milioni di persone che usano quotidianamente il francese
  • Cooperazione culturale
  • Cooperazione politica
  • Cooperazione economica
  • Cooperazione scientifica
ll quadro delle relazioni economico -
commerciali tra Italia e Francia è molto ampio ed evidenzia l’integrazione delle due economie.
Esiste poi un' importante comunanza di carattere culturale che sottende tutti i rapporti sociali ed economici


Italia e Francia sono unite da:

Tra i programmi universitari che permettono lo scambio e l’influenza sul piano formativo in ambito culturale, l’Erasmus occupa una posizione di particolare importanza. 
Altri programmi permettono di ottenere due diplomi, uno italiano, l’altro francese, seguendo un unico percorso di studi. Questi programmi, offerti principalmente da università ed istituzioni ad esse equiparate, permettono a studenti italiani e francesi di seguire un unico percorso formativo, in qualche modo forzando l’allineamento dei metodi e delle tecniche di apprendimento.

Esempi:
  • La convenzione tra la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Bologna e l’Université Paris Nanterr
  • Il MaBAC organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e la ESCP Europe (sede di Parigi)
A Trento: 
  •          Economia e management presso Université Louis Pasteur de Strasbourg (Francia)  
  •          Sociologia Université de Nantes (Francia)
  •          Lettere e filosofia Université de Franche-Comté (UFC) (Francia)
  •          Ingegneria Ecoles Centrales Lille/Lyon/Nantes/Marseille/ 
  •          CentraleSupélec (Francia) - Consorzio T.I.M.E.
  •          Accordo con il Collège de France

Dimensione e rilevanza del mercato francese

La Francia rappresenta il 2° mercato di sbocco per le imprese esportatrici italiane
La Francia è 1° paese investitore in Italia,con oltre 1.500 filiali francesi
Per l’export veronese 2018 si riconfermano i mercati di destinazione più redditizi  www.vr.camcom.it/

Complementarietà tra i due sistemi industriali
Il grado di interdipendenza è elevato, prevalentemente nel campo agroalimentare, automobilistico, aerospaziale, nel settore bancario e assicurativo come Bnp-Parisbas, Crédit Agricole Axa, Quixa,elettronico, farmaceutico, dell’ottica, dell’energia, delle telecomunicazione, nella telefonia (TIM e la neo-approdata Iliad),dell’arredo, della moda, della cosmesi e del lusso,Le grandi imprese francesi trovano spesso nella flessibilità e nell'alto livello tecnologico delle PMI italiane dei fornitori ottimali per le proprie produzioni.

Possibilità di acquisizioni di importanti realtà industriali locali
Le PMI francesi ad alto potenziale sono disponibili a fusioni ed incorporazioni con società straniere di maggiore successo.
La Francia continua ad essere una delle principali destinazioni mondiali degli investimenti diretti esteri, ed accoglie il 10% dei flussi di IDE in entrata nell’Unione Europea. A livello centrale esiste una serie di incentivi a favore della ricerca, in particolare ma non solo quella di base

I SETTORI COMMERCIALI DI INTERESSE COMUNE
  • Macchinari e apparecchiature
  • Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (La Roche-Sanofi-Boyron)
  • mercato farmaceutico 1° posto in Europa
  • Prodotti delle altre industrie manufatturiere
  • Costruzioni
  • Carta e prodotti in carta
  • Attività professionali, scientifiche e tecniche
  • Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
  • Servizi di informazione e comunicazione
  • Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
  • Costruzioni
  • Focus biotecnologie, nanotecnologie ed ecotecnologie
ESPORTAZIONI
  • in Germania si esportano 1,9 miliardi di euro;
  • in Francia oltre un miliardo di euro;
  • nel Regno Unito 708,8 milioni di euro;
  • negli Stati Uniti 670,3 milioni di euro;
  • in Spagna 647,4 milioni di euro. 
Con circa 1.000 imprese francesi attive, di cui la metà altamente specializzata, il settore delle biotecnologie, nanotecnologie ed ecotecnologie in Francia impiega circa 40.000 addetti...I comparti interessati sono la salute umana, la salute animale, l’alimentazione umana e la produzione vegetale, la cosmetica, l’industria e l’ambiente, la bio-informatica e le nanotecnologie, i materiali reattivi.


La Francia sperimenta con successo un modello di aggregazione della filiera della ricerca e innovazione sul modello dei distretti industriali che si articola nella collaborazione triangolare tra università, centri di ricerca e incubatori aziendali. Tale processo ha dato origine a vari "Poli di competitività" dedicati  http://competitivite.gouv.fr/

LINGUA COMMERCIALE, CULTURALE, GIURIDICA E SCIENTIFICA

2a lingua degli affari in Europa e 3a nel mondo dopo inglese e mandarino

Lingua essenziale per accedere alle multinazionali francesi che hanno rilevato aziende italiane nel settore agroalimentare: ParmalatGalbaniLocatelliInvernizziEridania
nel settore dell’energia:Edison Energia
nel settore delle telecomunicazioni:TIM(ex-Telecom);
nel settore della moda GucciFendiBulgariPomellatoBottega VenetaBrioni
nel settore dell’ottica

Lingua privilegiata per lavorare con i più famosi marchi francesi della moda, della cosmesi e del lusso

Lingua fondamentale per lavorare nella Comunità europea che ha per capitale Bruxelles
(Belgio) e per sede del Parlamento Strasbourg (Francia) ; nelle organizzazioni internazionali, dove il francese e l’inglese sono le due lingue ufficiali di lavoro, come ONU, NATO, UNESCO, OCSE, Croce Rossa Internazionale (CRI), Comitato Internazionale Olimpico (CIO).

TREND POSITIVO E IN CRESCITA
  • Export italiano: si è passati da 44.001,67 mln nel 2016 a 48.694,67 mln nel 2018
  • Import italiano: si è passati da 32.553,17 mln nel 2016 a 36.939,58 mln nel 2018 
Le importazioni italiane sono trainate dai settori della Meccanica, dell’Automotive (produzione mezzi meccanici) e dell’Elettronica che nel 2017 costituiscono i comparti più importanti.
Dal lato delle esportazioni, l’Italia acquista dalla Francia essenzialmente autovetture, meccanica e materie plastiche.

Sitografia