La seconda lingua nel
Liceo Carlo Montanari
indirizzo Economico sociale
A fine
quinquennio il livello da raggiungere,
per tutte le seconde
lingue, è il B1.
E' un livello intermedio, secondo il quale gli
studenti:
- sono in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che si affrontano normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc.
- se la cavano in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in un Paese dove si parla la lingua in questione (per la lingua francese: Francia, Belgio, Svizzera, Nord Africa, Canada ecc.).
- sanno produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse.
- sono in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti
- approfondiscono gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio; comprendono ed elaborano brevi testi su temi di interesse personale (letteratura, attualità, cinema, musica, arte);
- comprendono ed analizzano documenti in ambito socio-economico, anche con il ricorso alle nuove tecnologie;
- utilizzano la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di argomenti inerenti le discipline non linguistiche
(http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010/indicazioni_nuovo_impaginato/_Liceo%20delle%20scienze%20umane%20opzione%20economico%20sociale.pdf)
Mezzo secolo di amicizia italo-francese in Europa.
http://www.ambafrance-it.org/Gala-CFCII-onore-alla-relazione
http://www.ambafrance-it.org/Francia-Italia-un-amicizia-europea
Lo studio della
lingua FRANCESE
- favorisce l'acquisizione di competenze comunicative anche in ambito economico e sociale
- utilizza continuativamente le nuove tecnologie e metodologie didattiche come la classe invertita e l'apprendimento per livelli di competenze
- agevola l'apprendimento degli studenti con DSA.
FRANCESE LINGUA CULTURALE
COMMERCIALE,
GIURIDICA E SCIENTIFICA
Secondo le
stime ufficiali dell’OIF 2018 ci sono: 300 milioni di parlanti nel
mondo
- 125 milioni di persone che studiano il francese
- 235 milioni di persone che usano quotidianamente il francese
- Cooperazione culturale
- Cooperazione politica
- Cooperazione economica
- Cooperazione scientifica
ll quadro delle relazioni economico -
commerciali tra Italia e
Francia è molto ampio ed evidenzia l’integrazione
delle due economie.
Esiste
poi un' importante comunanza di carattere culturale che
sottende tutti i rapporti sociali ed economici
Italia e
Francia sono unite da:
Tra i programmi
universitari che permettono lo scambio e l’influenza sul piano formativo in
ambito culturale, l’Erasmus occupa
una posizione di particolare importanza.
Altri programmi
permettono di ottenere due diplomi, uno italiano, l’altro francese, seguendo un
unico percorso di studi. Questi programmi, offerti principalmente da università
ed istituzioni ad esse equiparate, permettono a studenti italiani e francesi di
seguire un unico percorso formativo, in qualche modo forzando l’allineamento
dei metodi e delle tecniche di apprendimento.
Esempi:
- La convenzione tra la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Bologna e l’Université Paris Nanterr
- Il MaBAC organizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e la ESCP Europe (sede di Parigi)
A Trento:
- Economia e management presso Université Louis Pasteur de Strasbourg (Francia)
- Sociologia Université de Nantes (Francia)
- Lettere e filosofia Université de Franche-Comté (UFC) (Francia)
- Ingegneria Ecoles Centrales Lille/Lyon/Nantes/Marseille/
- CentraleSupélec (Francia) - Consorzio T.I.M.E.
- Accordo con il Collège de France
Dimensione
e rilevanza del mercato francese
La Francia
rappresenta il 2° mercato di sbocco per le imprese
esportatrici italiane
La Francia
è 1° paese investitore in Italia,con oltre 1.500
filiali francesi
Per l’export
veronese 2018 si riconfermano i mercati di
destinazione più redditizi www.vr.camcom.it/
Complementarietà
tra i due sistemi industriali
Il grado di interdipendenza è elevato, prevalentemente
nel campo agroalimentare, automobilistico, aerospaziale, nel settore bancario e
assicurativo come Bnp-Parisbas, Crédit
Agricole Axa, Quixa,elettronico, farmaceutico, dell’ottica,
dell’energia, delle telecomunicazione, nella telefonia (TIM e la
neo-approdata Iliad),dell’arredo, della moda, della cosmesi e del lusso,Le grandi imprese francesi trovano spesso nella flessibilità
e nell'alto livello tecnologico delle PMI italiane dei fornitori ottimali per
le proprie produzioni.
Possibilità
di acquisizioni di importanti realtà industriali locali
Le PMI francesi ad alto potenziale sono
disponibili a fusioni ed incorporazioni con società straniere di maggiore
successo.
La Francia continua ad essere una delle
principali destinazioni mondiali degli investimenti diretti esteri, ed accoglie
il 10% dei flussi di IDE in entrata nell’Unione Europea. A livello centrale
esiste una serie di incentivi a favore della ricerca, in particolare ma non
solo quella di base
I
SETTORI COMMERCIALI DI INTERESSE COMUNE
-
Macchinari e apparecchiature
-
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (La Roche-Sanofi-Boyron)
-
mercato farmaceutico 1° posto in Europa
-
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
-
Costruzioni
-
Carta e prodotti in carta
-
Attività professionali, scientifiche e tecniche
-
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
-
Servizi di informazione e comunicazione
-
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
-
Costruzioni
-
Focus biotecnologie, nanotecnologie ed ecotecnologie
- in Germania si esportano 1,9 miliardi di euro;
- in Francia oltre un miliardo di euro;
- nel Regno Unito 708,8 milioni di euro;
- negli Stati Uniti 670,3 milioni di euro;
- in Spagna 647,4 milioni di euro.
La Francia sperimenta con
successo un modello di aggregazione della filiera della ricerca e innovazione
sul modello dei distretti industriali che si articola nella collaborazione
triangolare tra università, centri di ricerca e incubatori aziendali. Tale
processo ha dato origine a vari "Poli di competitività" dedicati http://competitivite.gouv.fr/
LINGUA COMMERCIALE,
CULTURALE, GIURIDICA E SCIENTIFICA
2a lingua
degli affari in Europa e 3a nel mondo dopo inglese e mandarino
nel settore dell’energia:Edison Energia;
nel settore delle
telecomunicazioni:TIM(ex-Telecom);
nel settore della moda Gucci, Fendi, Bulgari, Pomellato, Bottega Veneta, Brioni;
nel settore dell’ottica
Lingua privilegiata per lavorare con i più famosi marchi francesi della moda,
della cosmesi e del lusso
Lingua fondamentale per lavorare nella Comunità europea che ha per capitale Bruxelles
(Belgio)
e per sede del Parlamento Strasbourg (Francia) ; nelle
organizzazioni internazionali, dove il francese e l’inglese sono le due lingue
ufficiali di lavoro, come ONU, NATO, UNESCO, OCSE, Croce Rossa Internazionale
(CRI), Comitato Internazionale Olimpico (CIO).
TREND
POSITIVO E IN CRESCITA
- Export italiano: si è passati da 44.001,67 mln nel 2016 a 48.694,67 mln nel 2018
-
Import italiano: si è passati da 32.553,17 mln nel 2016 a 36.939,58 mln nel 2018
Le importazioni
italiane sono trainate dai settori della Meccanica, dell’Automotive
(produzione mezzi meccanici) e dell’Elettronica che nel 2017
costituiscono i comparti più importanti.
Dal
lato delle esportazioni, l’Italia acquista dalla Francia
essenzialmente autovetture, meccanica e materie plastiche.
Sitografia